venerdì, aprile 21, 2006


Ho ricevuto la seguente email:

"Caro amico del blog “lafabbricadelblog”
ti scrivo perché mi è capitato una cosa incredibile.
Sono un frequentatore non assiduo del tuo blog, ma ogni tanto mi capita di ricercare qualcosa di nuovo e mi sono imbattuto nel tuo.
Carissimo sono più o meno d’accordo con te, ma ti voglio scrivere il mio fatto perché sono certo che ti interesserà.
Sono un dipendente pubblico e il 20 marzo mi si è guastato il computer, ho chiamato il Ced il quale ha fatto venire dopo quattro giorni l’elettricista, il quale ha detto che era un problema del computer e quindi bisognava chiamare l’assistenza. L’assistenza si è fatta viva dopo dieci giorni, il tecnico in meno di dieci minuti ha smontato cambiato la scheda e testato, ma il computer non funziona è il filo che collega il computer alla rete.
Il tecnico chiama il Ced e l’avverte che il problema è nel cavo.
Il cavo ad oggi non c’è, il computer non funziona.

Il 3 Aprile ho chiamato l’assistenza per il mio netbook il 5 il corriere me lo ha prelevato da casa per andare ad una ditta di Torino (premetto che abito in Toscana), il 14 mi hanno avvisato che era pronto e il 19 l’avevo a casa con un giorno di ritardo perché non ero a casa.
Ho fatto un calcolo il 6 è partito per Torino e il 13 era pronto 7 giorni per cambiare il monitor, il mouse, una usb e una riguardata generale al software, 7 giorni con un carico di lavoro credo molto più ampio di un amministrazione.

Io però devo andare a lavorare, devo timbrare, devo smettere all’orario giusto devo e basta, non devo denunciare questi disservizi, non devo preoccuparmi se il cittadino quando viene da me bisogna che io faccia delle cingane per dare una risposta, sperando che qualche computer sia libero.
Questo comune è del centrosinistra e credo che se non cambiano linea qui un po’ di voti li perderà e credo che non solo io, ma anche altri dipendenti sono scontenti.
Mi sento come un ladro che ruba ai bambini.
Non so cosa fare e quindi ho scelto di scriverti, di dire che non basta aver mandato a casa il Berlusca se si vuole cambiare bisogna cambiare totalmente chi non è adatto a fare il sindaco bisogna toglierlo.

Ti scrivo questo, ma mi riservo di non apparire col mio nominativo.
Grazie."

Caro Gianni,
come vedi il tuo nome non è venuto fatto, la tua email mi ha interessato perché a parte il paradosso della differenza tra pubblico e privato, credo di dover dire che queste cose purtroppo sono all’ordine del giorno, la politica è una cosa schifosa ed io in queste pagine cerco di mettere una politica umana e chiara, coerente alle esigenze di ognuno di noi.
Grazie Gianni di questa tua testimonianza.