giovedì, giugno 28, 2007

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giovedì, maggio 24, 2007

Sospetti

La vicenda EnelWind è stata raccolta solo da Franca Rame Senatrice che ha effettuato una interpellanza parlamentare.
Domenica13 maggio 2007 a Report Rai Tre hanno svelato dei retroscena molto interessanti che fanno capire come il nostro sistema economico finanziario sia un bel colabrodo e che (come sempre) noi poveri c……. si paga anche quello che non sappiamo di aver consumato.
Enel mise in piedi dopo omnitel una compagnia telefonica mobile che sin da subito dette una vera e propria concorrenza alla TIM, senza scatto alla risposta.
La novità per il consumatore fu molto positiva e lo stesso consumatore premiò la compagnia dimenticandosi di TIM e Omnitel (ora Vodafone), la compagnia così si stabilì al secondo posto, pian piano incrementò la qualità dei servizi, la trasparenza ecc. ecc.
La resistenza del consumatore era fatta dalla domanda: “come si permette una azienda che fornisce la corrente elettrica vada a mettere soldi sulla telefonia?” forse era vero, ma è altrettanto vero che l’Enel potrebbe investire anche sull’energia alternativa e sulla telefonia fissa perché non su quella mobile?
Il servizio conquistò tutti anche perché i ripetitori nascevano come funghi andando a scovare anche i posti più remoti della città, Wind era a pari o più di TIM, sia per ricezione, sia per piani telefonici.
Wind incorporò la neonata Blu del PsicoNano che dopo un braccio di ferro per l’UMTS, vendette tutto per incompetenza nel settore Wind prese metà Blu la compagnia che non c’è più, prese anche i dipendenti del call center, le pochissime antenne e i prefissi dei numeri, le altre cose le prese la TIM.
Enel fece i conti non tornavano e iniziò a andare sul mercato per vendere.
Gli arabi che sono gente furba là dove non ci sono guerre, ma soldi erano interessati a questi movimenti Enel e per enel era un opportunità sulla vendita ha perso un pò di soldini, ma con le bollette ha fatto pari e l’egiziano indagato e pericoloso ha comprato Wind.
Con l’egiziano indagato e pericoloso in un primo momento non è cambiato niente, finché un giorno è spuntato un ministro che ha fatto venire il panico atutte le compagnie, ha tolto i cinque euro di ricarica che moltiplicati per i clienti facevano veleggiare tutte le compagnie
L’egiziano indagato e pericoloso vedendosi con l’acqua alla gola come tutti ha aumentato togliendo le vecchie tariffe, mi domando lo poteva fare?
Io sottoscrivo un contratto e sto tranquillo ad un certo punto quello che mi ha stipulato il contratto sta per morire e mi succhia altri soldi, solo in Italia lo si può fare!!!
Con questo riordino Wind non sarà più italiana infatti spariranno i call center italiani e si sposteranno in Egitto.
Un esempio:
Chi aveva per esempio la Tariffa “Sempre light” spendeva 0,25/cent al minuto per i primi due e poi 0,12/cent in cinque minuti di conversazione si spendeva 0,86/cent, ora la “news 24” in cinque minuti 1,20, praticamente un po’ meno del doppio.
Abbiamo migliorato?
Forse no, ma forse impareremo ad usare il cellulare in modo intelligente.

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lunedì, aprile 23, 2007

15 Inter cettazioni e più


GRAZE, grazie di cuore, ci avete fatto passare domeniche di.... merda, avete dato il massimo impegno, avete fatto capire allo sport intero come si fa ad essere onesti.
Avete prima intercettato grazie al Tronchetto chi vi stava sulle palle, poi lo avete denunciato e fatto a Rossi re, poi il premio in Telecom, poi non serviva più essere a Rossi ati così lo avete tolto dalla palle.
Quello che è stato più toccante è stato il Moratti che ha detto: "Questo scudetto lo dedichiamo a giacinto Facchetti", dovete farli un monummento, anzi sperate che a qualcuno non venga voglia di riesumare la salma, altrimenti saranno cacchi, si cacchi amari.

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martedì, aprile 03, 2007

Sono stufi anche loro [2]


Lotta interna sull'effetto serra. Le recenti dichiarazioni dei leader della Nae sul tema – anche il semplice riconoscimento che l'effetto serra è un problema causato dall'uomo, e non un'invenzione liberal per indebolire l'economia – sono forse il segno più evidente del fatto che qualcosa ha iniziato a muoversi, nel rapporto tra gli Usa e l'ambiente.
Alla fine del 2006, un centinaio di importanti esponenti del mondo religioso conservatore ha firmato una “Iniziativa evangelica sul clima”, esortando all'azione per rovesciare la tendenza. Lo stesso Cizik ha ammesso di essersi “convertito” sull'effetto serra nel 2002, dopo aver ascoltato i discorsi di alcuni scienziati. La virata ambientalista non è stata però accettata da tutti, anzi. In una lettera aperta di qualche giorno fa, alcune decine di leader evangelici esterni alla Nae hanno chiesto a Cizik di smetterla di parlare dell'effetto serra, accusandolo di deviare l'attenzione dalle “grandi questioni morali del nostro tempo”, come l'aborto e l'omosessualità, classici tabù della destra religiosa.

Da questa lotta interna al campo evangelico, che negli Usa conta circa 60 milioni di persone, potrebbero cambiare anche gli equilibri politici statunitensi. E i candidati della campagna elettorale per le presidenziali del 2008, sia repubblicani sia democratici, stanno alla finestra per capire come approcciare questo sterminato serbatoio di voti, che improvvisamente sembra molto meno blindato di prima.

Ho avuto indicazioni da parte degli evangelici italiani e da subito hanno condannato la guerra e hanno apostrofato il Presidente della Casa bianca Criminale.

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lunedì, marzo 26, 2007

Sono stufi anche loro - Busch


Stati Uniti - 20.3.2007
Siamo evangelici, non caporali
Il campo evangelico Usa condanna le torture e riconosce l'effetto serra. Ma su questi temi le opinioni non sono omogenee.

Etichettato da anni come la base conservatrice di George W. Bush, lo zoccolo duro che sostiene l'attuale amministrazione Usa e ne influenza le scelte in materia di politica sociale ed estera, il mondo evangelico statunitense inizia a mostrare crepe una volta invisibili, dividendosi tra pragmatici e irriducibili. Nelle ultime settimane, questa crescente spaccatura si è manifestata su due temi finora tabù per i teo-con: l'effetto serra e le critiche al modo in cui l'amministrazione Bush sta conducendo la guerra al terrorismo.

Condanna della tortura. In un'assemblea tenuta lo scorso fine settimana nel Minnesota, la National Association of Evangelicals (Nae) – un'associazione ombrello di diversi gruppi, con oltre 30 milioni di membri – ha condannato gli abusi commessi dalle forze armate Usa in Iraq e in Afghanistan, che hanno “oltrepassato il confine di ciò che è legalmente e moralmente plausibile”, rendendo il Paese ipocrita agli occhi del mondo musulmano. “Le leggi statunitensi e la dottrina militare vietano il ricorso alla tortura o al trattamento crudele e degradante. Tragicamente, nella guerra al terrorismo sono stati documentati casi del genere”, ha affermato la Nae con un comunicato finale. I leader evangelici si sono affrettati a precisare che tale presa di posizione non rappresenta una critica all'amministrazione Bush. “Siamo conservatore, su questo non ci piove”, ha detto il reverendo Rich Cizik, responsabile delle politiche a Washington della Nae, “e sosteniamo in modo incondizionato la guerra al terrorismo. Ma ciò non significa che la sosteniamo se effettuata con ogni mezzo”.

Cambi di posizione. Sono concetti che negli ultimi anni sono stati espressi da gruppi per la difesa dei diritti umani e osservatori internazionali. E dato che gli evangelici sono stati tra i più genuini sostenitori dell'invasione dell'Iraq e dell'immagine delle forze armate, alimentando il clima patriottico degli Stati Uniti post-11 settembre, queste parole rappresentano una specie di rivoluzione. Ma questo cambiamento non è l'unico: negli ultimi mesi, alcuni leader evangelici hanno improvvisamente abbracciato un tema ancora più caro all'America progressista e ancora più tabù per quella conservatrice: l'effetto serra.
Continua.................

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martedì, febbraio 13, 2007

Sono in pericolo



Sono belli, sono buoni e soprattutto sono per il mantenimento dei principi, tuonano, si disperano, sono preoccupati per la famiglia.
Non si sono accorti che la famiglia non esiste più, che per vivere un po’ alla meno peggio bisogna che a lavorare vada sia il marito che la moglie e che il figlio o i figli vanno parcheggiati, non si sono accorti perché sono immobili che i genitori chiedono alle povere maestre l’educazione, la punizione e il rispetto.
Il rispetto io l’ho avuto dai miei genitori, l’educazione da entrambi, non ho mai preso una barra di ferro o un fucile per aggredire, non sono mai andato in una rissa, non ho tirato lacrimogeni, eppure la scuola non aveva tutta la tecnologia che c’è oggi, la famiglia non aveva risorse, c’era pane con olio o con il vino e zucchero, oppure carciofi, carote, non c’erano merendine, l’uniche armi che usavamo in campagna erano la fionda e l’arco, si tirava a barattoli di pomodori o a sagome che si facevano noi, ora se non c’è il computer o il nintendo non si gioca.

La famiglia si riuniva la sera vicino al fuoco che scoppiettava, eppure non si parlava di politica o di religione, ma di altro, la prima tv in bianco e nero faceva trasmissioni che prendevano alle 22,00 tutti a letto il sabato un po’ più tardi.
La famiglia ora non si riunisce più, non c’è il fuoco, ma il metano, non si parla più, la tv è a colori, le trasmissioni fanno schifo e si va a letto alle 24,00 per scoprire un po’ di verità televisiva.
Tutto questo mi domando cosa c’entra se la famiglia è andata a costituirsi in chiesa o in comune cosa cambia?
Il problema è solo della chiesa cattolica, che perdendo questo diritto perde anche dei soldini e il Papa non potrà più andare a mettere scompiglio in altri Paesi.
L’amore non è un vincolo fatto di un pezzo di carta con delle firme e timbri è ben di più è qualcosa che senti dentro è un’armonia come una bella canzone, una bella giornata, come il silenzio, quello che doveva avere il Papa.

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