mercoledì, maggio 31, 2006

Stop

ATTENZIONE

Questo blog rimarrà inattivo fino al 30 giugno, in quanto la redazione si prenderà un periodo di sosta per rielaborare le categorie e far si che questo blog diventi un interlocutore per tutti, a questo proposito
se volete potete mandarci le vostre opinioni e richieste.

Avremo il piacere di pubblicare le vostre storie, quindi potete mandarle anche su argomenti non acora trattati, suggeriteci qualsiasi cosa, la fabbrica del blog sarà la vostra casa.

Vi aspettiamo numerosi.

La Redazione de
"la fabbrica del blog"

Riflessioni [3]


Da aiuto biblico.
La Bibbia ci insegna che esiste la tristezza secondo il mondo, e anche la tristezza secondo Dio. Nella tristezza secondo Dio, la persona riconosce quanto il peccato in sé è abominevole. Egli è aggravato per il peccato in sé, anziché per le conseguenze temporali del suo peccato. Avendo questa tristezza, uno riconosce che avendo peccato ha offeso il Signore Dio, e questo gli è un terribile peso.

Al contrario, la tristezza del mondo è una tristezza non per il peccato in sé, ma per le conseguenze del peccato. Per esempio, se una persona ruba al suo datore di lavoro, e viene scoperta, e così perde il lavoro, può essere molto triste per quello che è successo, ma la sua tristezza non deriva dal fatto che aveva rubato, ma dal fatto che il suo rubare ha provocato la perdita del suo lavoro.
Similmente, può succedere in una chiesa che una persona pecca, e poi si rende conto che il suo peccato lo ha messo in una brutta luce davanti gli altri e, avendo ancora il cuore pieno di orgoglio, potrebbe essere molto pieno di tristezza per quello che ha fatto. Ma in questo caso, la tristezza non è per il peccato in sé, che ha offeso Dio, ma piuttosto perché si vergogna davanti gli altri.
Quindi, quando pecchiamo, è molto importante esaminare il nostro cuore e riconoscere per quale motivo siamo tristi. Solo la tristezza secondo Dio porta a ravvedimento, che porta al perdono e alla salvezza. Un brano che spiega questo principio è 2Corinzi 7:8-11, in cui l’Apostolo Paolo parla con i Corinzi di una lettera in cui li aveva duramente ripreso per un loro peccato.

“8 Anche se vi ho rattristati con la mia lettera, non me ne rincresce; e se pure ne ho provato rincrescimento (poiché vedo che quella lettera, quantunque per breve tempo, vi ha rattristati), 9 ora mi rallegro, non perché siete stati rattristati, ma perché questa tristezza vi ha portati al ravvedimento; poiché siete stati rattristati secondo Dio, in modo che non aveste a ricevere alcun danno da noi. 10 Perché la tristezza secondo Dio produce un ravvedimento che porta alla salvezza, del quale non c’è mai da pentirsi; ma la tristezza del mondo produce la morte. 11 Infatti, ecco quanta premura ha prodotto in voi questa vostra tristezza secondo Dio, anzi, quante scuse, quanto sdegno, quanto timore, quanto desiderio, quanto zelo, quale punizione! In ogni maniera avete dimostrato di essere puri in questo affare.” (2Cor 7:8-11 NRV)

Teniamo in mente che solo la vera tristezza secondo Dio produce il vero ravvedimento, che porta a veramente confessare il peccato. Davide era triste per il suo peccato, perché gli pesava di aver peccato contro Dio. Non parlava della sua reputazione davanti agli altri, non parlava di altre conseguenze terrene che aveva avuto. Il suo peso era per il fatto che aveva offeso il suo Signore e Salvatore. Questo è un frutto della tristezza secondo Dio.
Finora, abbiamo visto che il vero ravvedimento è fondato su una vera tristezza per il peccato, un peso tremendo per il fatto di aver peccato contro il Signore.
La tristezza secondo Dio produce sempre questo peso e, quando c’è, questo peso schiaccia e distrugge l’orgoglio nel cuore di quella persona. Perciò, questo peso rende la persona umile.
L’uomo produce tristezza, la produce in quantità industriale ogni giorno, mi domando dove si potrà smaltire. La tristezza è nell’uomo con i suoi atti, le sue incurie, le sue superficialità, il suo orgoglio che purtroppo non fa altro che rendere simile l’uomo ad un ANIMALE è questa la vera tristezza e decadenza del rapporto umano, il rispetto, l’amicizia esistono sempre, la fedeltà è un valore attuale?
Forse sono io che sono vissuto in un’altra epoca o in un altro mondo, ma questi valori non le sento più, sento solo che mi mancano e per questo come il Signore sono triste.

martedì, maggio 30, 2006

Milano - Palermo

Manifestazione a Palermo Pro Borsellino
Finalmente sono finite le campagne elettorali, anche se per alcuni continueranno con il eferendum, in cui saranno impegnati tutti gli italiani a difendere la costituzione tanto cara al precedente Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi che nonostante non ci avevo fatto mai caso è diventata orgoglio anche mio.

Le amministrative hanno dato uno spaccato di questo Paese molto definito.

Milano:
si è confermata roccaforte del Polo, del benessere, della gente che vive bene e che beata lei ha occupazione, che è soddisfatta della pensione e di vivere in un oasi di inquinamento.
Questo è bastato per la bellissima Moratti per vincere contro un tutelatore della legge.

Palermo:
sono dispiaciuto per i ragazzi rimpatriati per difendere la legalità, per cambiare, la loro voce si è purtroppo dissolta nel vuoto, la mafia ha vinto ancora.
Ai ragazzi che hanno fatto questo sacrificio dico di non mollare di sostenere ancora la Signora Borsellino di farle ancora sentire il vostro sostegno, la lotta non è finita.

Il cambiamento in una regione come la Sicilia non è facile bisogna sia graduale, la sconfitta ha tanti significati, ma arrendersi sarebbe un errore grave, è a coloro che hanno manifestato che mi rivolgo, non abbandonate gli striscioni fateli vedere ancora in ogni manifestazione, fate in modo che il nome Borsellino diventi un simbolo di giustizia e legalità, è difficile, ma se lo farete per la Sicilia e per l'Italia ci sarà un futuro migliore.

lunedì, maggio 29, 2006

Tecnologia bloccata

Access PointiWireless
Come al solito siamo ultimi.

I nostri dipendenti da anni ci hanno fatto riempire la bocca di nuove parole, di invenzioni e noi ci siamo cascati in pieno.
Carte di identità elettroniche mai viste, eppure certe amministrazioni hanno preso premi incentivanti per questo progetto ed era bello perché il cittadino da casa poteva fare qualsiasi certificato in qualsiasi momento, una carta di identità che poteva essere integrata anche per la sanità un cip per mettere le malattie avute le medicine che fanno male, tutto teorico.
Patenti di Guida elettroniche, access point per internet gratis, forse è stato un sogno scusate.

Il Governo ci ha mandato un carta dove c’è il codice fiscale con scritto Ministero della Sanità e mi sono detto a cosa c…o serviva, mi hanno detto per andare all’estero, all’estero?
Si se vado all’estero e non ho quel documento non posso andare e in Italia?
In Italia chi se ne frega?
Il nostro motto è la sicurezza in internet a scapito anche dei servizi al cittadino è tutto teorico, in pratica ci vogliono ancora le carte altrimenti sei morto.

Ad aumentare la rabbia è il computer che doveva essere accessibile a tutti e per tutto.
Telecom & C. hanno rallentato questo strumento con costi un po’ troppo alti e non concorrenziali, non solo le bollette che ci arrivano sono una cosa assurda.
Ma Telecom perché ha il monopolio quando invece in teoria c’è la concorrenza?
Il fatto è che la rete è sempre Telecom, ma lo Stato ha venduto l’impresa.
Telecom piglia tutto e si fa pagare, anche se la tecnologia non la paga un centesimo, infatti copia tutto da altri paesi o compagnie.
La rete Telecom diventerà presto il terzo polo dell’informazione e la prima società a delinquere autorizzata.

Come fare per togliersi il tronchetto a parte
skipe non saprei, ci vorrebbe una compagnia estera che prende due fili e li porta in Italia calcolando il reale costo di una telefonata, a questo punto Telecom che ha perso già molti abbonati ne perderà altri e farà nuovi disoccupati.
Ma questo può avvenire?
Io spero di no, ma se continua così è a un buon punto.

E’ strano che le amministrazione non pensano alle alternative e paghino costi assurdi alla Telecom, quando il mondo della comunicazione può essere gratuito..

venerdì, maggio 26, 2006

In bocca al lupo Milano!


Quella nella foto è la Sig.ra Letizia Brichetto Arnaboldi Moratti detta anche semplicemente Letizia Moratti questa è il candidato per sindaco del Comune di Milano.
E’ stata per cinque anni Ministro dell’Istruzione ed ha denigrato quel poco che rimaneva della scuola italiana.
Precari a volontà, risorse zero, insegnanti arrabbiati, studenti scontenti, insomma una carneficina, però ha fortificato la scuola privata.
Scuola privata che la CdL aveva come esempio, non più studenti di operai, ma studenti vip e quindi lei ha eseguito alla perfezione, con questo si è guadagnata questa candidatura.

Le sue dichiarazioni sono state fantasiose come il suo personalissimo datore di lavoro il Nano, l’ho presa una a caso, ha detto: «Con me sindaco 100mila nuovi posti di lavoro» lo aveva detto per l’Italia cinque anni anche il suo datore di lavoro, milanesi chiedetevi se lo ha fatto prima di votarla.

Ma a parte questo cari milanesi l’avete vista come è?
Donne ce ne sono, forse anche peggio vedi Rosy Bindi, vedi la Jervolino, ma la Moratti è sull’onda della Sig.ra Margaret Thatcher o peggio ancora di Camilla, insomma se è vero che l’occhio vuole la sua parte la X sulla Moratti mi rifiuterei di porla.

Mi rimetto all’intelligenza dei milanesi che credo a parte dei fanatici del Cavaliere e qualche sclerato, spero che guardino bene dove porranno quella X.

giovedì, maggio 25, 2006

Caos

Caos
In questi giorni c’è caos, un caos ben organizzato, studiato alla perfezione, copiato dalla “cupola” di Luciano Moggi che purtroppo prende tutta l’attenzione dei media.
Certo è un fatto grave, gravissimo, ma stando dietro al Lucianone si perde la strada delle “urgenze” che riguardano noi cittadini.

Io mi immaginavo che il nuovo Governo appena fatto mettesse mano a tutto ciò che dicevano in campagna elettorale.
Via dall’Iraq, via dalle zone di guerra, riforma del lavoro, riforma dell’economia, rilancio del lavoro, tasse eque, nuove infrastrutture.
A noi già ci brillavano gli occhi, si perché c’era bisogno di sentire qualcosa di nuovo che per cinque anni non si è mai sentito.
La sola cosa che ho sentito è mettere una tassa sul patrimonio che pur essendo scandaloso fatto dalla Casa delle Libertà non era primario, però il provvedimento porta alle casse dello stato molti soldi e questi soldini tolti dal capitalismo fanno comodo.
Certo che a noi non importa perché non abbiamo beni talmente grossi da preoccuparsi.
Sinceramente il Governo non è stato veloce come quello spagnolo, tentenna e le decisioni le prende se, se l’opposizione non è scontenta, se la chiesa tace, insomma è un governo alla camomilla con una facciata pacata di Romano Prodi che mi pare che non sappia bene ancora che cosa è, se un leader, se è un capo di una coalizione oppure semplicemente un burattino che si lascerà trasportare dove li dicono per accontentare tutti, ma accontenterà il popolo?
Per il momento no, perché non ha mostrato la linea dura, decisa di un vero leader che si poteva vedere subito dando ad Antonio Di Pietro il Ministero della Giustizia, togliere le leggi a personam, ma il calcio ha distolto tutta l’attenzione.

Una scusa che per un governo non forte è stata come una boccata d’ossigeno, del resto anche il nostro ben amato Nano lo ha fatto tante volte.

L’italiano crede di più alle cazzate che alle cose serie e quindi ora per sparlare è sufficiente un Moggi tradito che un problema reale del Paese.

Questo Paese annaspa in una politica dettata da troppi poteri e la distrazione è un tocca sana, ma quanti casi Moggi ben più gravi ci sono?

Ieri l’ho elencati, oggi dico che prima di settembre, ottobre non sarà toccato niente, anche perché il potere è poco, potere che questo governo non può esercitare, quindi il nostro Paese avrà sempre una FIAT in cassa, un Olivetti persa in chissà che trust, ditte fantasma che vincono gli appalti, partecipazione alle amministrazioni che lievitano i loro costi es. acqua, metano, pubblici impieghi sempre meno pubblici e tante, tante chiacchere.

Zappatero in poco più di una settimana è venuto via dall’Iraq, noi in una settimana si è reso ancora più forte il Nano che ha finito di rompere l’Italia e anche un giocattolo di sfogo e di passione: il calcio.

mercoledì, maggio 24, 2006

Riflessioni [2]

Iniziami ora a rileggere i versetti 8 e 10.

“8 Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi, e la verità non è in noi. 9 Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità. 10 Se diciamo di non aver peccato, lo facciamo bugiardo, e la sua parola non è in noi.” (1Giov 1:8-10 NRV)

Dobbiamo riconoscere i nostri peccati, e poi, dobbiamo confessare quei peccati. Il perdono di Dio è legato al fatto di veramente confessare i nostri peccati.
Perciò, è estremamente importante comprendere il vero senso della frase: “confessare i nostri peccati”, perché da esso dipende il nostro perdono.
Quando la Bibbia parla di confessare un peccato, vuol dire assumersi la piena responsabilità per quel peccato. Questo principio è tutta un’altra cosa che solo ammettere un peccato. Ci sono tante persone che ammettono i loro peccati, ma non si assumono la piena responsabilità per quello che hanno fatto. Si scusano, usando tanti ragionamenti ben fatti, per riuscire a spiegare il perché sono arrivati a quello che hanno fatto. In questo modo, cercano di rendersi meno colpevoli di quello che in realtà sono.
Però, ammettere un peccato non è la stessa cosa che confessare quel peccato. Questo versetto ci insegna che Dio perdona chi confessa il suo peccato. Perciò, è chiaro che Dio non perdona chi solo ammette un peccato. Questo è perché chi solo ammette un peccato, non è veramente ravveduto.
Vi do un triste esempio di un uomo che ha ammesso un peccato, senza però veramente confessarlo. Un uomo sposato ha commesso un peccato di immoralità. In seguito, quando gli era ormai impossibile nasconderlo, ha ammesso di averlo commesso dicendo delle frasi come queste: “sì, ho fatto quello, e riconosco che è stato qualcosa di terribile. Mi pento tanto di quello che ho fatto. Però, mia moglie non è stata una buona moglie. È sempre stata molta litigiosa e non mi ha mai incoraggiato. Perciò, sono arrivato al punto di essere molto scoraggiato per colpa sua, e in un momento di debolezza, ho commesso quel peccato.”
Amici, quell’ uomo non ha veramente confessato il suo peccato. Egli ha ammesso quello che ha fatto, ma poi, ha aggiunto il suo ragionamento, per cercare di convincere tutti che lui era stato una vittima delle circostanze. Avendo parlato in quella maniera, quell’uomo ha cercato di rendere sua moglie parzialmente responsabile per il peccato che lui ha commesso. Non poteva negare i fatti, perciò, cercava di negare la sua piena responsabilità per quello che aveva fatto. Quello non è confessare un peccato. E perciò non avendo confessato il suo peccato, non ha ancora ricevuto il perdono di cui ha così tanto bisogno.
Un altro modo che spesso usiamo quando ammettiamo i nostri peccati anziché confessarli è quello di cercare di giustificarci per quello che abbiamo fatto usando ragionamenti. In altre parole, ammettiamo di aver fatto la cosa, ma poi ci scusiamo, spiegando che questa o quell’altra situazione ci hanno spinto a farlo. Per esempio, uno potrebbe dire: Sì, ho parlato con cattiveria. Però, è da giorni che stavo sopportando la sua cattiveria senza dire niente. Non c’è la facevo più, e mi sono scoppiato.
Ma è le stessa cosa, è un modo di non assumersi la piena responsabilità del peccato commesso, e facendo così non si considera quel peccato nella sua gravità. Questo modo di agire e comportarsi non è assolutamente confessare il peccato e quindi vuol dire che, non avendolo confessato, Dio non ci darà quel perdono di cui abbiamo tanto bisogno.
Per capire meglio cosa vuol dire veramente confessare un peccato, leggiamo il Salmo 51. Questo Salmo fu scritto da Davide, il re d’Israele, che aveva peccato commettendo adulterio con Batsceba. Dopo aver peccato, quando scoprì che lei era rimasta incinta da quell’atto, Davide ordinò la morte del marito di lei, rendendosi così colpevole anche di omicidio.
Per capire la situazione, ricordiamo che Davide aveva varie mogli, e non sempre andava d’ accordo con loro. Infatti sappiamo con certezza che Davide ebbe grossi problemi con Mical, una delle sue mogli.
Se Davide non fosse stato veramente ravveduto, come non lo era l’uomo di cui ho parlato prima, avrebbe potuto ammettere il suo peccato, però scusandosi, spiegando che dopo tanto tempo di difficoltà con sua moglie si trovava in un momento di debolezza.
Però, Davide si è ravveduto veramente. Perciò, quando confessa il suo peccato, non si scusa minimamente. Non si giustifica con alcun ragionamento per ciò che ha fatto. Egli si assume tutta la colpa, e tutta la propria responsabilità per aver commesso quel peccato. Leggiamo la confessione di Davide in Salmo 51.

“1 Salmo di Davide, quando il profeta Natan venne da lui, dopo che Davide era stato da Batsceba. Abbi pietà di me, o Dio, per la tua bontà; nella tua grande misericordia cancella i miei misfatti. 2 Lavami da tutte le mie iniquità e purificami dal mio peccato; 3 poiché riconosco le mie colpe, il mio peccato è sempre davanti a me. 4 Ho peccato contro te, contro te solo, ho fatto ciò ch’è male agli occhi tuoi. Perciò sei giusto quando parli, e irreprensibile quando giudichi. 5 Ecco, io sono stato generato nell’iniquità, mia madre mi ha concepito nel peccato.” (Sal 51:1-5 NRV)

Ricordiamo che Davide scrisse questa confessione perché lo Spirito Santo lo guidò a scriverlo, in modo che fosse un esempio per tutti i credenti. Infatti qui abbiamo un chiaro esempio di che cosa sia il vero ravvedimento, e che cosa voglia dire confessare veramente un peccato.
Notiamo che Davide non si scusa minimamente. Non spiega minimamente il perché ha commesso quel peccato. Infatti, quando noi spieghiamo il perché di un nostro peccato, è quasi sempre un modo di cercare di scusarci almeno parzialmente. Chi cerca, anche minimamente, di spiegare il perché di un suo comportamento peccaminoso in modo da essere trovato così meno colpevole, non è ancora veramente ravveduto, e non sta veramente confessando il proprio peccato.
Tornando a Davide, egli non dice nulla dei motivi che lo spinsero a peccare, ma piuttosto mette tutta l’enfasi sulla gravità del peccato che aveva commesso. Leggiamo ancora il v. 3: riconosco le mie colpe, il mio peccato è sempre davanti a me. Ho peccato contro te, contro te solo, ho fatto ciò che è male agli occhi tuoi.
Questo è una vera confessione di un peccato. Questo è ciò che Dio intende quando dichiara che chi confessa il suo peccato sarà perdonato.
Una qualità evidente che possiamo notare nella confessione di Davide è la sua tristezza per il peccato commesso. Una vera confessione nasce da un vero ravvedimento, che è il risultato di una vera tristezza per il peccato. Però, il fatto che uno sia molto triste dopo che ha commesso un peccato non vuol dire che è veramente triste per il suo peccato. Cioè, è molto possibile che uno sia triste, non per il peccato in sé, ma piuttosto per le conseguenze temporali che il suo peccato potrà causare.

Il peccato che l’uomo porta con se come un macigno ogni giorno aumenta sempre più i fatti accaduti in questi giorni nell’ambiente del calcio, che bene o male, più o meno riguardano tutti in quanto sono parte di questa società e influiscono in modo diretto tutti, anche se qualcuno dice che non tifa o non tiene per nessuna squadra. La squadra in questo caso non c’entra, purtroppo c’entrano tante altre cose, perché il calcio è rimasto una delle più grosse industrie di questa misera Italia.
Chi allora deve confessare?
Chi allora si deve pentire?
Non credo che sia solo Moggi, ma tanti altri, forse a lui è richiesto da parte del Signore la parte più importante, più ardua, quella di non giustificarsi, ma quella di dire tutto, di confessare di come è iniziato e perché, ma soprattutto di capire che il pentimento di quello che ha fatto non sarà rivolto solo a noi poveri stronzi.

martedì, maggio 23, 2006

Cose da cambiare

Romano Prodi
Il nuovo Governo ha tante cose da cambiare, già però sto leggendo anche su alcuni blog delle domande a scopo statistico di quanto durerà, questo è un segnale di sfiduciae la voglia di caos.

Io vado un pò contro corrente e inizio a dire quello che mi piacerebbe che questo Governo facesse, o almeno provasse a fare.

Se in cinque anni abbiamo distrutto quello che la DC non era stata capace in sessanta anni il Nano lo ha fatto il cinque, eppure aveva dichiarato che era stato unto dal Signore e che quello che toccava lo trasformava in oro.

Il risultato è che a forza di ungere noi siamo senza un euro e quello che ha toccato si è trasformato in merda.

Comunque torniamo a questo Governo, il Professore ha da fare molto, io elencherò delle cose certo non saranno tutte, ma credo che per iniziare sono sufficienti.

Cambiare la legge elettorale;
Cambiare la legge per l'occupazione;
Cambiare l'economia;
Garantire al cittadino una chiarezza nel rapporto con le banche;
Garantire al cittadino una chiarezza nel rapporto con le assicurazioni;
Abbattere il monopolio sulle telecomunicazioni, Telecom e TV;
Fornire al cittadino più risorse on line;
Appoggiare progetti per i miglioramento dell'ambiente.

Cambiare la legge elettorale
Cambiare subito la legge elettorale affinché il voto sia uniforme e consapevole, votare non Vuol dire solo scegliere un simbolo, ma scegliere il candidato che rappresenta il simbolo, così l’elettore avrà la consapevolezza di cosa e chi vota, l’uomo, il candidato non è solo un simbolo sulla fiducia, ma un qualcosa di riferimento.

Occupazione
L'esercito di precari che ha costruito il Nano ora dove andrà?
E' chiaro che alcuni si troveranno a casa e alcuni forse saranno costretti a far nuovi concorsi, il lavoro c'è è l'economia che si è fermata per un semplice motivo: avevano l'intenzione di fare il povero e di soggiogarlo come meglio volevano.

Cambiare l'economia
Punto dolente, ma si può rimediare facendo una cultura delle zone d'Italia.
Cosa significa, significa che ogni zona, ogni regione ha una caratteristica, pesca, falegnameria, lavoro del legno, fare imparare ai giovani che non sono portati allo studio questi vecchi ma utili lavori, riorganizzare l'artigianato portare il giovane alla campagna.
Il turismo, sfruttarlo meglio a partire dai prezzi.

Strozzinaggio
Negli ultimi anni le Banche ci hanno tolto tutti i nostri piccoli risparmi grazie a un non controllo, le commesse per ogni operazione ha fruttato alle banche migliaia di euro senza sudore, non solo i grossi guadagni sono venuti dalla borsa e dai titoli crollati e così la fiducia nelle banche che da anni era il posto più felice per i nostri risparmi è diventato per noi un incubo.

Società a delinquere legalizzate
Sono le nostre assicurazioni che ci fanno svenare per pagarle e per pagare cosa?
Una prestazione assai ridicola se ci pensiamo bene, ma purtroppo la legge ce lo impone.
Preferirei pagare un avvocato, perché un incidente grave ti devi rivolgere all'avvocato se vuoi qualcosa.
Non vi venga voglia di affidare le pensioni perché quando sarà l'ora trovere poco.

Telecom e Mediaset
Due si sono spartiti tutto a scapito di noi coglioni, cambiare?
Speriamo.
Internet
E' legato a Telecom del nostro tronchetto, il quale ha adomesticato Fastweb che ha rallentato la posa in opera della linea con città ancora cantiere e noi cittadini che si paga il doppio di qualsiasi altro Paese per l'ADSL, che mi credevo fosse una cosa tecnologicamente avanzato e inve mi sono ritrovato in mano una spina e un modem ecco l'ADSL, che bastava prendere due cavi dalla Germania portarli in Italia e il gioco era fatto meglio. Il cittadino on line grazie ai prezzi ancora Telecom non c'è e se continua così difficilmente ci sarà.

L'ambiente
Molto importante questo punto perché se è vero che molti comuni hanno la raccolta differenziati altrettanti sono sprovisti e molti non sanno quanto materiale di recupero c'è in un semplice oggetto.

Il nuovo Governo se farà questi pochi, ma utili punti avrà fatto più dei cinque anni del Nano e se darà un'aggiustata alla scuola avrà fatto molto, ma molto di meglio.

lunedì, maggio 22, 2006

Si inizia

Parlamento
I nostri dipendenti hanno iniziato a lavorare, certo sarà dura, non sarà facile governare, anche perché la maggioranza è risicata e a detta del Nano presto crollerà, come ha fatto con il calcio, niente vittorie? Niente calcio, come a dire o vinco io o non vince nessuno.

Professore stia attento perché lo sgambetto rifilato a Moggi lo può dare anche a Lei e certamente non sarà un fallo, ma un incidente ed è chiaro che il colpevole saranno i suoi colleghi spaccati con idee diverse, troppo diverse per una maggioranza innovativa dove tutti o la gran parte della gente viene rappresentata.

Caro Professore sono rimasto un po’ deluso dalle cariche dei ministri che Lei ha scelto, a parte i nomi, ma i ruoli che ha assegnato.
Mi permetto umilmente di dirle cosa volevo:

Ministero del lavoro: un disoccupato da dieci anni (io sono stato diciannove);
Ministero dell’Agricoltura: un contadino verace (quelli che adoperano i buoi);
Ministero delle pari opportunità: una prostituta;
Ministero dei trasporti: Clay Ragazzoni;
Ministero dello spettacolo: Beppe Grillo sottosegretario Roberto Benigni;
Ministero della sanità: Umberto Veronesi;
Ministero del turismo: Emma Bonino;
Ministero dell’economia: un neo laureato col minimo dei voti;
Ministero della giustizia: Antonio Di Pietro;
Ministero degli esteri: Giuliano Amato;
Ministero sui controlli (Finanze, Comuni, Province, Regioni, Entri pubblici): Achille Serra;
Ministero dell’Ambiente: Pecoraio Scanio;
Ministero della pubblica istruzione: un professore in pensione, con lo stesso stipendio pensionistico.

Era una grande opportunità per sentirci un po’ più rappresentati, l’abbiamo persa anche con il Professore.

Persino io mi sentivo rappresentato con Antonio di Pietro alla giustizia, con la prostituta alle pari opportunità con Grillo – Benigni allo spettacolo, con un contadino all’agricoltura, almeno mangiavo un po’ meglio, imparavo l’inglese col prof in pensione e forse andavo in vacanza tranquillo senza barriere.

Ero rappresentato dalla gente che incontro ogni giorno o spero di incontrare, invece sono di nuovo solo politici, burocrati del c…o, che per capire una legge ci si impiega tre settimane e quando l’hai imparata la cambiano, per farci tornare da capo, per toglierci soldi e risorse e noi si deve sempre inseguire, mentre i nostri dipendenti si addormentano sui tavoli del vecchio parlamento.

venerdì, maggio 19, 2006

Ancora sospetti

Aldo Biscardi
Cade un’altra testa pensante del sistema Moggi, l’emblema del bar sport televisivo: Aldo Biscardi, fondatore e anima del Processo. La goccia che ha fatto traboccare il vaso e perdere la pazienza a Tronchetti Provera, già irritato dopo le intercettazioni telefoniche, è la conduzione della trasmissione di lunedì sera.

Lunedì la puntata fu ambientata sulle scommesse, sui presunti sospetti e su Beldas che con un pò di difficoltà si difese, la trasmissione rispetto ad altre era un pò in lutto, tant'è che la guardai anche io, ma mai avrei sospettato quanto stava accadendo.

Sospetto, si il mio sospetto è che il buon Biscardi quello della moviola in campo, quello degli arbitri liberi e indipendenti sia uno dei tanti sacrificati di questo calcio malato, non solo data la decisione mi sono posto un interrogativo: il tronchetto non si sarà mica incazz..o perché anche la sua Inter piano piano salterà fuori?

Spero di no perché loro sono le vere vittime del sistema Moggi, all'Inter niente, agli altri tutto. Ma perché all'Inter niente?
In Italia ci sono tre grandi club Inter, Milan e Juve, sono i lustri calcistici famosi all'estero, da un recente sondaggio risulta che l'introiti maggiori sono della juve a ruota il Milan (che in questi anni grazie al Nano ha perso e poi l'Inter del petrolio e delle telecomunicazioni, però mentre il Tronchetto ha sbottato, il Moratti è stato zitto, certo un pò di sospetto lo ha dato.

Ho notato anche una certa ingenuità dell'italiano copevolizzando solo una persona, ma dietro c'è la copiacenza di tutto un mondo che forse era perfetto.

Moggi, Carraro e Biscardi sono i primi, ma quanti erano in questo giro, quanti ci hanno preso per il c..o, e SKY?
SKY ci ha tolto i soldi per una truffa, la tv che doveva far vedere tutto, si è accanita solo contro la juve gli altri erano santi e quando ha visto la preda quasi morta si comportata come una carogna se l'è mangiata, anche perché l'investimento è stato profiquo.

SKY che fine farà senza Juve?
Soprattutto il calcio italiano come farà senza juve?
Qualcuno dirà che saranno campionati senza imbrogli che finalmenti non ci saranno più ladri.
Illusi, il posto di Moggi sarà preso da un altro.
E' strano che non si parli di Galliani del conflitto di interesse, che non si ricordi del grande Milan di Gullit e di Baresi che bastava che alzasse la mano il guardalinee alzava la bandierina, sembra che qui ci sia uno scudo, perché quel Milan faceva divertire, no, quel Milan aveva si grandi campioni, ma anche un certo Silvio Berlusconi il nostro amato Nano che guarda caso ha investito anche sulla juve con il trofeo di mezzo Agosto e su una parte di SKY.

Il calcio senza juve credo che si imboccherà su una crisi ancora più evidente salvarla non sarebbe giusto, ma credo che i proprietari, se davvero hanno buon senso debbono prendere la decisione di sfascio ed andarsene in C2 restacci per due anni, altrettanto in C1 e tre in B, questa è la auto punizione "stile juve".

Mi permetto di fare un grande in bocca al lupo al grande Aldo Biscardi.

giovedì, maggio 18, 2006

Riflessioni [1]


Da aiuto biblico.
Oggi ho preso spunto da questo sermone che rispecchia l’attualità di questi giorni.

Cosa vuoi dalla vita? Cosa desideri ottenere dalla vita? Attenzione, pensaci bene prima di rispondere. Se si dovesse considerare cosa desiderano i ragazzi delle medie e delle superiori, si potrebbe pensare che vogliono la musica, vogliono vestiti alla moda, vogliono un motorino, vogliono il nuovissimo telefonino. Però, se riflettiamo attentamente non sono quelle le cose che gli adolescenti desiderano ottenere. Infatti essi vogliono essere contenti, vogliono riuscire a trovare la felicità, e credono che possono arrivarci tramite quelle cose.

Come loro, ognuno di noi vuole qualcosa, e usa diversi mezzi per cercare di ottenerla. Qualcuno può usare il suo orgoglio, o la sua furbizia, o la sua bravura, oppure qualcun’altro tanta fatica e impegno, per cercare di ottenere quello che pensa possa dargli felicità.

Però, dobbiamo sempre ricordare la verità di Salmo 127

“1 Se il SIGNORE non costruisce la casa, invano si affaticano i costruttori; se il SIGNORE non protegge la città, invano vegliano le guardie. 2 Invano vi alzate di buon mattino e tardi andate a riposare e mangiate pane tribolato; egli dà altrettanto a quelli che ama, mentre essi dormono.” (Sal 127:1-2 NRV)

Tutto il nostro impegno non serve a nulla, se Dio non benedice la nostra vita. Se Dio non ci benedice, allora, possiamo affaticarci, possiamo impegnarci, possiamo provare a fare di tutto, ma la nostra vita non andrà bene, e non conosceremo l’unica cosa che può rendere il nostro cuore contento, che è la gioia e la pace di Dio.
Il fatto che uno sia credente non garantisce che quella persona godrà una vita piena di gioia e di pace. Infatti, tanti credenti hanno una vita piena di tensione, con poca gioia nel cuore. Tutto il loro impegno non porta buoni frutti. Perché? Semplicemente perché non sono sempre pronti a riconoscere e a ravvedersi dai loro peccati. Non hanno il perdono di Dio.
A ciascuno di voi faccio una domanda: vuoi una vita benedetta? Vuoi avere pace nel tuo cuore, e vuoi una vita che trabocca di vera gioia?
Si, oggi, voglio parlare di quello che serve per godere le benedizioni di Dio.
Voglio parlare di una delle verità bibliche che è fondamentale nella vita cristiana. Voglio parlare di come il ravvedimento deve far parte della vita di un credente. Principalmente, oggi vogliamo arrivare a capire meglio cosa intende Dio quando parla del ravvedimento. A questo proposito voglio ricordarvi un principio molto importante da tenere sempre in mente: non dobbiamo mai solamente presumere di capire un concetto biblico, senza però essere davvero sicuri di cosa voglia dire. Dobbiamo invece studiare attentamente la Bibbia, ed ascoltare coloro che dividono rettamente la Parola di Dio.

Per capire il ravvedimento nella vita di un credente, dobbiamo capire perché esso ci serve. Allora, la prima verità da tenere in mente è che nonostante che siamo figli di Dio, continuiamo a peccare. Leggiamo 1Giovanni 1:8

“Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi, e la verità non è in noi.” (1Giov 1:8 NRV)

Questo brano è scritto a credenti, e ci avverte che non dobbiamo pensare di essere arrivati ad un punto tale da essere senza peccato. Chi pensa di essere senza peccato inganna se stesso. Mentisce a se stesso.

Però, il fatto che siamo ancora soggetti a peccare non vuole dire che dobbiamo continuare a cadere negli stessi peccati. Possiamo avere vittoria sul peccato, anzi, dobbiamo avere vittoria sul peccato.

E’ normale che, durante il cammino cristiano, un credente superi pian piano i peccati che vede nella sua vita. In seguito, essendo diventato più maturo, quindi più conformato all’immagine di Cristo, comincerà a riconoscere altri peccati che c’ erano nella sua vita, ma che prima non aveva neppure visto. A quel punto, si impegnerà a superare quei peccati e per mezzo della potenza di Dio in lui, riuscirà a superare anche quelli. Così quel credente diventerà ancor più maturo, ancora più conformato all’immagine di Cristo; diventerà capace a riconoscere ancora altri peccati che ci sono nella sua vita che non aveva visto prima. Più un credente è maturo, più riconoscerà dei peccatiche sono radicati nella sua vita. Quindi, anche se abbiamo continuamente dei peccati da superare nella nostra vita, non dobbiamo pensare che sia normale persistere sugli stessi peccati. Invece, dobbiamo essere consapevoli che, man mano che cresceremo nlla vita spirituale,lo Spirito di Dio che è in noi ci farà vedere altri nuovi peccati dai quali ravvedersi.
Quindi il punto da notare è che abbiamo sempre peccati da confessare.

Se tutti noi seguissimo questo principio forse ci sarebbe pace e amore in tutti noi e le diverse religioni sarebbero uniti, certe persone sarebbero più rilassate, tanti sono i peccati, tanti sono gli inganni, tanti sono i miti che cadono, ma l’unico a rimanere in piedi è il Signore.

martedì, maggio 16, 2006

Decadenza


Abbiamo toccato il fondo in tutti i campi, grazie ai tanti non controlli effettuati dagli organi competenti.

Se si guarda l’Italia oggi e si pensa agli anni settanta forse ci prende la depressione e qualcuno avrà voglia di spararsi.
I cambiamenti sono stati tanti, forse troppi e forse dettati solo da un elemento tanto attraente quanto immorale: il guadagno.
Per il guadagno abbiamo depredato tutte, le nostre ditte, le nostre imprese, il nostro benessere e abbiamo messo in pericolo la nostra stessa esistenza, la nostra pace interiore, oggi basiamo tutto su cose futili, banali, andare in piscina, in palestra, non per stare bene, ma per scolpire il nostro corpo, fare i muscoli per avere un fisico bestiale e quindi per questo il prezzo della seduta è alle stelle e chi ha veramente bisogno non può curarsi.
Il cellulare non è concepito per chiamare in caso di necessità, ma per fare altro: foto, messaggi, video chiamate, ma anche per vedere tv, mandare filmati, chattare, auto fotografarsi, mettere annunci per beccare o fare altro pose osé per poi venire autofinanziati da imbecillotti che ti scaricano.
Abbiamo tolto un certo tipo di scuola e certi lavori per far andare i nostri giovani al GF (grande fratello), oppure nella fattoria, per assicurarli un domani, oppure una scuola televisiva come Amici, che poi tanto Amici non mi sembrano.

Se qualcuno non sa chi era Mussolini o Hitler non importa, basta sapere chi ha vinto il Grande Fratello o la Fattoria e chi canta a Music Farm oppure dove vanno alla prossima Isola dei famosi, questo è importante.

Non sono importanti i programmi che hanno fatto i partiti, non è importante quanti miliardi abbiamo perso in Iraq, quanti morti, non è importante quante fabbriche hanno chiuso o chiuderanno, quanti mestieri non ci sono più grazie alla globalizzazione.

Olivetti che fine ha fatto?
Mentre in Parlamento si scannavano per un rigore non dato all’Inter.

Il nostro lustro informatico, quello che poteva contrastare l’evoluzione di altre marche non c’è più, hanno fatto in modo di far transitare talmente tante ditte e tanti marchi che adesso i pochi lavoratori rimasti non sanno neanche loro chi sono, tanti progetti, tanti miliardi, col risultato di ottenere tante persone senza lavoro, ma l’importante è decidere se era rigore oppure no, se la juve ha vinto 29 o 20 scudetti, se al GF ci sono scene piccanti oppure delle persone che scoreggiano, questo è importante per dare un futuro ai giovani e al nostro futuro.

Se poi ci sono persone come Carraro che disfanno tutto in ogni parte che vanno non importa, perché qui siamo su scherzi a parte.
Questa da che c’è questa Repubblica è la più grossa decadenza degli ultimi anni coinvolgendo tutto e tutti, saranno capaci Prodi, Fassino, D’Alema, Bertinotti, Marini di risollevare e soprattutto di cambiare questo decadentismo?

E’ un impegno molto difficile, ma spero che una delle prime cose che devono cambiare è la cultura depredata dalla Signora Moratti e ristabilire i mestieri scomparsi, in questo momento però tutto questo decadentismo partito dal calcio non mi sorprende ,basti pensare che candidato per il Senato c’ era un certo Giulio Andreotti.

lunedì, maggio 15, 2006

Io l'ho conosciuto


Ero piccolo, lui già calcava i campi di calcio, era una promessa, poi divenne un campione che tutti ammiravano e che tutti non si sono dimenticati quei goals di piede, di testa, di tacco, ci ha fatto sognare una notte battendo l’Argentina con un tacco, poi si allontanò, ma rimase nei cuori, nei ricordi.
Boniperti lo coccolò con il bene stare dell’avvocato, girò il modo e si arricchì culturalmente.

Poi Boniberti finì e lui prese il suo posto, sempre discreto educato è rimasto nella triade l’unico con un comportamento da bambino, da giocatore, da tifoso, sempre educato a volte un po’ incazzato, ma sempre in quello “stile juventus che tutti i tifosi di questa squadra si identificavano.

Quello stile oggi non c’è più, cancellato, grazie ad un sistema ormai famoso che hanno chiamato “cupola e l’hanno gettata tutta su questa squadra, su questa società, la società che vince da anni.

Sentire come ho sentito ieri sera a Contro campo l’intercettazioni o le così dette indiscrezioni, mi facevano ridere, sembravano bambini che litigano e ho pensato a “”donne sull’orlo di una crisi di nervi”.
Mi immagino Moggi che entra negli spogliatoi va dall’arbitro gliene dice quattro, lo chiude nello spogliatoio e minaccia di buttare la chiave.
Domanda: ma coloro che sono dietro l’arbitro dove sono, è possibile che non ci sono referti scritti?
Non solo il giorno dopo si vanta per telefono con Girauldo che non vede mai, come se uno lavora con una persona e dopo lavoro io telefono a questa persona dicendoli che ho battuto quaranta lettere, ma se la persona che lavora con me non dorme l’avrà visto?
Oppure è talmente fuori che li rivuole Figo per vedere tutto, si perché ora bisogna chiedere scusa anche a lui, perché lui ha visto, sarà il successo dell’estate, occhiali Figo e anche se sei cieco come una talpa vedi tutto.
Ridicolo pensare a restituire gli scudetti, mi chiedo che vantaggio o svantaggio ci sia, perché non si può fermare tutto e tutti, dire alt e fare ricominciare tutto da capo.

Il problema calcio è il problema di questo Paese, qualcuno mi ha detto: “cominciamo dal calcio, come se il calcio fosse al primo posto su tutto, io credo che abbiamo cominciato dalla juve come il doping e si è finito con la juve, mi domando siamo consci di iniziare dalla juve ed andare oltre?
Casi sospetti sono venuti da altre società per il doping, ma tutto si è fermato.

Moggi l’unico colpevole, peccato perché se è vero è stato anche un fessacchiotto a non vincere la champions e la supercoppa internazionale, perché ai tifosi non interessavano i campionati.

Un altro calcio pulito onesto, prima però facciamo una società pulita ed onesta, dove ci sia l’uguaglianza e poi semmai faccio non solo il calcio, ma lo sport pulito ed onesto.

Io l’ho conosciuto e sono orgoglioso di averlo conosciuto e che la squadra li abbia regalato uno scudetto irreale ed io sono altrettanto orgoglioso di aver fatto parte dello “stile juventus"

giovedì, maggio 11, 2006

Finalmente il Presidente della Repubblica.

Giorgio Napolitano - Neo Presidente della Repubblica
Dopo un’aspra lotta Giorgio Napoletano è stato eletto, così si chiude il cerchio del nuovo Parlamento.
Il candidato in vantaggio era Massino D’Alema che diciamo la verità non era gradito, per alcuni per la sua età, troppo giovane, per altri una figura insignificante e pericolosa.

Ricordiamo quando fece salire al potere il Nano fu lui a indietreggiare e a far cadere il Professor Prodi, poi per riparare fu data la colpa a Bertinotti che passò da ingrato e da traditore.

Adesso con una responsabilità più grande il centro sinistra vuole andare più a sinistra che al centro ed ha fatto ridicolizzare il Cavaliere che da anticomunista è diventato all’improvviso comunista e le elezioni di Bertinotti e Napoletano lo stanno a dimostrare.

Ho riflettuto su tutto questo e mi sono chiesto in che razza di società si sta vivendo, oggi si parla male di una cosa e domani per attirare l’attenzione si fa di tutto per renderla docile, Bertinotti e Napoletano ex Partito Comunista Italiano ora piacciono anche al Nano che ne apprezza anche i loro trascorsi, e i bambini mangiati dai Cinesi? Dove sono andati?

L’insulti in campagna elettorale?
Cancellati?

Non mi meraviglierei che per mantenere il potere, l’intrallazzi non diventi comunista ad onorem.


Un caloroso abbraccia di stima a Carlo Azeglio Ciampi e alla sua Signora Franca.

mercoledì, maggio 10, 2006

Troppo perfetto

Luciano Moggi DS della Juventus
Ho sentito in questi giorni parole, solo parole i fatti ancora no.
La cosa che mi ha stupito di più è il silenzio degli altri che sono i "buoni", alcuni si sono persino scusati con Moratti (Inter), che ha speso una miriade di soldi, però non ha vinto, per colpa di Moggi.
Per colpa di Moggi, a distanza di qualche anno ha dovuto cedere Cannavaro che invece di fare il centrale faceva schifo sulla fascia destra, per colpa di Moggi l'Inter non aveva il numero di Paieretto.

Peccato che Moggi non ha speso un c...o, anzi ha fatto guadagnare l'Ifi & Co., portando anche dei campioni a costo zero.

Tutto questo però ha innestato una serie di problematiche e soprattutto di paure, ora anche io ho paura di telefonare, di mandare un email, di mandare una lettera e persiono ho paura di scureggiare.
Perché la libertà da oggi non c'è più, ho paura anche di telefonare alla fidanzata perché se mi scappa una richiesta di t......a qualcuno mi accuserà di richiesta indecente o sfruttamento della donna.
Mi chiedo anche dove è il garante della privacy, dove sono le nostre garanzie del nostro guscio protetto e per farlo dobbiamo sudare, basta un secondo per sfasciare tutto.
Mi chiedo a cosa serve far firmare documenti di deliberazione sulla privacy, a cosa serve scrivere vedi retro sulle concessioni degli invalidi, cosa serve se io non mi posso tutelare in nessun modo perché spante per le città ci sono telecamenre, microfoni parabolici, se al telefono non posso parlare ne bene, ne male di una persona, se non posso chiedere un favore (anche se quel favore come etica non è ammesso), ma potrei chiedere ad un amico / a un'altro favore di altro genere.

Il sospetto è iniziato il 10 aprile quando il Nano ha perso le elezioni, quello che mi attraversò fu la frase: "qualcosa combina", l'interessi del Nano sono troppi e quindi si può sbizzarire e lo ha fatto, nel suo stile, solo un sospetto si intende, ma è strano che proprio quando non aveva nulla è saltato fuori qualcosa del 2004, qualcosa che prima era solo su un tavolo ed ora è su tutti i giornali.

Regolariziamo le intercettazioni telefoniche e soprattutto non pubblichiamo conversazioni che tra il dire e il leggere assumono significati diversi, certo che il ritardo di una settimana farebbe incazzare anche me.

Ancora non mi sento di condannare, un tiro multimediatico che sa un pò di gelosia, lasciamo sbollire il tutto e poi tireremo le conclusioni, conclusioni che i vertici della juventus forse hanno già preso, peccato, questi anni per i tifosi della squadra saranno indimenticabili.

mercoledì, maggio 03, 2006

Cambiamenti


Secondo qualcuno tanto per non cambiare il Nano coloro che hanno votato centrosinistra sono dei coglioni, e i coglioni hanno fatto si che il 25 Aprile e il 1° Maggio fossero due feste importanti, ritrovate, era molto, troppo tempo che venivano snobbate, quest’anno grazie al Presidente della Repubblica e grazie all’avvenuto insediamento dei due Presidenti ex sindacalisti ai due rami del Parlamento la festa ha avuto un altro sapore.

C’è aria di cambiamento, lo speriamo tutti, soprattutto c’è bisogno che da parte del governo di farsi sentirli più vicini, che le leggi siano più adeguate, più snelle, più umane, più giuste.

Credo e sono certo che la sconfitta di cinque anni fa abbia insegnato qualcosa, una punizione eccessiva, ma che spero abbia dato un altro impostazione a questo governo.

lunedì, maggio 01, 2006

Un se ne può più


Che la politica non avesse tanta fantasia lo si era visto, a parte delle novità come Luxuria poi non c’è stato altro, ma che la politica e soprattutto il centrosinistra si suicidasse non me lo aspettavo.

Ed infatti il nostro centrosinistra ha fatto una candidatura da roulette russa: Andreotti, si proprio lui che diceva: “Il potere logora chi non ce l’ha”, quello del bacio, quello dei tanti misteri, proprio lui, indagato, processato, condannato e poi assolto, assolto da chi, ovviamente dal potere quel potere che credevamo fosse finito il 9 e 10 aprile 2006 e che invece persiste.

Io sono andato a votare proprio per questo, proprio per togliere il clientelismo, per togliere da potere gente come i senatori a vita, che sono solo dei ruba soldi, credevo in un Paese moderno che non si dovesse più andare a raccomandarsi per una visita, per un lavoro un Paese dove tutto era programmato, tutto scorreva liscio, dove i treni fossero in orario, dove la TAV fosse dialogato posta in luogo sicuro, dove il ponte sullo stretto fosse ormai trapassato, dove ci fosse un progetto migliore per l’aeroporto di Punta Raisi, dove l’Alitalia non fosse sballottata, dove le banche non facessero più gli inciuci, dove le assicurazioni RC auto fossero eque, dove io povero cittadino potessi contare qualcosina e invece …….. Andreotti.

Spero solo che i nuovi partiti come l’Italia dei Valori, la Rosa nel Pugno, Rifondazione Comunista e soprattutto i nuovi parlamentari siano ad occhi aperti, nel mio piccolo faccio un appello a tutti:

BASTA ANDREOTTI,

BASTA IL PASSATO CHE RITORNAVOGLIAMO FACCE NUOVE, FACCE PULITE

che diano un rinnovamento a questo paese.