giovedì, maggio 25, 2006

Caos

Caos
In questi giorni c’è caos, un caos ben organizzato, studiato alla perfezione, copiato dalla “cupola” di Luciano Moggi che purtroppo prende tutta l’attenzione dei media.
Certo è un fatto grave, gravissimo, ma stando dietro al Lucianone si perde la strada delle “urgenze” che riguardano noi cittadini.

Io mi immaginavo che il nuovo Governo appena fatto mettesse mano a tutto ciò che dicevano in campagna elettorale.
Via dall’Iraq, via dalle zone di guerra, riforma del lavoro, riforma dell’economia, rilancio del lavoro, tasse eque, nuove infrastrutture.
A noi già ci brillavano gli occhi, si perché c’era bisogno di sentire qualcosa di nuovo che per cinque anni non si è mai sentito.
La sola cosa che ho sentito è mettere una tassa sul patrimonio che pur essendo scandaloso fatto dalla Casa delle Libertà non era primario, però il provvedimento porta alle casse dello stato molti soldi e questi soldini tolti dal capitalismo fanno comodo.
Certo che a noi non importa perché non abbiamo beni talmente grossi da preoccuparsi.
Sinceramente il Governo non è stato veloce come quello spagnolo, tentenna e le decisioni le prende se, se l’opposizione non è scontenta, se la chiesa tace, insomma è un governo alla camomilla con una facciata pacata di Romano Prodi che mi pare che non sappia bene ancora che cosa è, se un leader, se è un capo di una coalizione oppure semplicemente un burattino che si lascerà trasportare dove li dicono per accontentare tutti, ma accontenterà il popolo?
Per il momento no, perché non ha mostrato la linea dura, decisa di un vero leader che si poteva vedere subito dando ad Antonio Di Pietro il Ministero della Giustizia, togliere le leggi a personam, ma il calcio ha distolto tutta l’attenzione.

Una scusa che per un governo non forte è stata come una boccata d’ossigeno, del resto anche il nostro ben amato Nano lo ha fatto tante volte.

L’italiano crede di più alle cazzate che alle cose serie e quindi ora per sparlare è sufficiente un Moggi tradito che un problema reale del Paese.

Questo Paese annaspa in una politica dettata da troppi poteri e la distrazione è un tocca sana, ma quanti casi Moggi ben più gravi ci sono?

Ieri l’ho elencati, oggi dico che prima di settembre, ottobre non sarà toccato niente, anche perché il potere è poco, potere che questo governo non può esercitare, quindi il nostro Paese avrà sempre una FIAT in cassa, un Olivetti persa in chissà che trust, ditte fantasma che vincono gli appalti, partecipazione alle amministrazioni che lievitano i loro costi es. acqua, metano, pubblici impieghi sempre meno pubblici e tante, tante chiacchere.

Zappatero in poco più di una settimana è venuto via dall’Iraq, noi in una settimana si è reso ancora più forte il Nano che ha finito di rompere l’Italia e anche un giocattolo di sfogo e di passione: il calcio.