giovedì, maggio 18, 2006

Riflessioni [1]


Da aiuto biblico.
Oggi ho preso spunto da questo sermone che rispecchia l’attualità di questi giorni.

Cosa vuoi dalla vita? Cosa desideri ottenere dalla vita? Attenzione, pensaci bene prima di rispondere. Se si dovesse considerare cosa desiderano i ragazzi delle medie e delle superiori, si potrebbe pensare che vogliono la musica, vogliono vestiti alla moda, vogliono un motorino, vogliono il nuovissimo telefonino. Però, se riflettiamo attentamente non sono quelle le cose che gli adolescenti desiderano ottenere. Infatti essi vogliono essere contenti, vogliono riuscire a trovare la felicità, e credono che possono arrivarci tramite quelle cose.

Come loro, ognuno di noi vuole qualcosa, e usa diversi mezzi per cercare di ottenerla. Qualcuno può usare il suo orgoglio, o la sua furbizia, o la sua bravura, oppure qualcun’altro tanta fatica e impegno, per cercare di ottenere quello che pensa possa dargli felicità.

Però, dobbiamo sempre ricordare la verità di Salmo 127

“1 Se il SIGNORE non costruisce la casa, invano si affaticano i costruttori; se il SIGNORE non protegge la città, invano vegliano le guardie. 2 Invano vi alzate di buon mattino e tardi andate a riposare e mangiate pane tribolato; egli dà altrettanto a quelli che ama, mentre essi dormono.” (Sal 127:1-2 NRV)

Tutto il nostro impegno non serve a nulla, se Dio non benedice la nostra vita. Se Dio non ci benedice, allora, possiamo affaticarci, possiamo impegnarci, possiamo provare a fare di tutto, ma la nostra vita non andrà bene, e non conosceremo l’unica cosa che può rendere il nostro cuore contento, che è la gioia e la pace di Dio.
Il fatto che uno sia credente non garantisce che quella persona godrà una vita piena di gioia e di pace. Infatti, tanti credenti hanno una vita piena di tensione, con poca gioia nel cuore. Tutto il loro impegno non porta buoni frutti. Perché? Semplicemente perché non sono sempre pronti a riconoscere e a ravvedersi dai loro peccati. Non hanno il perdono di Dio.
A ciascuno di voi faccio una domanda: vuoi una vita benedetta? Vuoi avere pace nel tuo cuore, e vuoi una vita che trabocca di vera gioia?
Si, oggi, voglio parlare di quello che serve per godere le benedizioni di Dio.
Voglio parlare di una delle verità bibliche che è fondamentale nella vita cristiana. Voglio parlare di come il ravvedimento deve far parte della vita di un credente. Principalmente, oggi vogliamo arrivare a capire meglio cosa intende Dio quando parla del ravvedimento. A questo proposito voglio ricordarvi un principio molto importante da tenere sempre in mente: non dobbiamo mai solamente presumere di capire un concetto biblico, senza però essere davvero sicuri di cosa voglia dire. Dobbiamo invece studiare attentamente la Bibbia, ed ascoltare coloro che dividono rettamente la Parola di Dio.

Per capire il ravvedimento nella vita di un credente, dobbiamo capire perché esso ci serve. Allora, la prima verità da tenere in mente è che nonostante che siamo figli di Dio, continuiamo a peccare. Leggiamo 1Giovanni 1:8

“Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi, e la verità non è in noi.” (1Giov 1:8 NRV)

Questo brano è scritto a credenti, e ci avverte che non dobbiamo pensare di essere arrivati ad un punto tale da essere senza peccato. Chi pensa di essere senza peccato inganna se stesso. Mentisce a se stesso.

Però, il fatto che siamo ancora soggetti a peccare non vuole dire che dobbiamo continuare a cadere negli stessi peccati. Possiamo avere vittoria sul peccato, anzi, dobbiamo avere vittoria sul peccato.

E’ normale che, durante il cammino cristiano, un credente superi pian piano i peccati che vede nella sua vita. In seguito, essendo diventato più maturo, quindi più conformato all’immagine di Cristo, comincerà a riconoscere altri peccati che c’ erano nella sua vita, ma che prima non aveva neppure visto. A quel punto, si impegnerà a superare quei peccati e per mezzo della potenza di Dio in lui, riuscirà a superare anche quelli. Così quel credente diventerà ancor più maturo, ancora più conformato all’immagine di Cristo; diventerà capace a riconoscere ancora altri peccati che ci sono nella sua vita che non aveva visto prima. Più un credente è maturo, più riconoscerà dei peccatiche sono radicati nella sua vita. Quindi, anche se abbiamo continuamente dei peccati da superare nella nostra vita, non dobbiamo pensare che sia normale persistere sugli stessi peccati. Invece, dobbiamo essere consapevoli che, man mano che cresceremo nlla vita spirituale,lo Spirito di Dio che è in noi ci farà vedere altri nuovi peccati dai quali ravvedersi.
Quindi il punto da notare è che abbiamo sempre peccati da confessare.

Se tutti noi seguissimo questo principio forse ci sarebbe pace e amore in tutti noi e le diverse religioni sarebbero uniti, certe persone sarebbero più rilassate, tanti sono i peccati, tanti sono gli inganni, tanti sono i miti che cadono, ma l’unico a rimanere in piedi è il Signore.

1 Comments:

Blogger Gian Piero Biancoli said...

Bello !!!!!!

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